domenica 3 aprile 2011

L’AMICIZIA Il Profeta, Khalil Gibran

Radunati attorno al Maestro, gli uomini di Orfalese chiesero: “Parlaci dell’Amicizia”.
“L’amico è risposta al vostro bisogno. È il campo che seminate con amore e che mietete con riconoscenza. È la vostra mensa e il vostro focolare. Poiché a lui venite nella fame, e lui cercate per trarne pace. Quando l’amico confida a voi il suo pensiero non trattenete l’assenso della vostra mente né risparmiategli il dissenso. E quand’è silente il vostro cuore non cessi di ascoltare il suo; Poiché è senza parole che nell’amicizia ogni pensiero, ogni desiderio, ogni speranza nascono e sono condivisi in silenziosa gioia.
La condivisione è il segreto di ogni vera amicizia. È il luogo della reciproca fiducia, fondata su un rapporto incondizionato di dare e avere, laddove l’anima può chiudere gli occhi senza timore di essere tradita. È un giaciglio comodo e rassicurante, dove gioie e dolori si incontrano e dialogano, le une per alimentarsi, gli altri per disperdersi, a poco a poco. “Quando vi separate dall’amico, non ci sia dolore; Poiché ciò che in lui più amate v’apparirà più chiaro nell’assenza, così come per lo scalatore la montagna più netta appare della pianura. Non ci siano altri intenti nell’amicizia se non l’approfondimento dello spirito. Poiché l’amore che non cerca unicamente di spiegare se stesso non è amore, ma una rete lanciata innanzi: in essa s’imprigiona solo ciò che non ha valore. E che il meglio di voi sia per l’amico”.
Né secondi fini, né astuzie. L’amicizia è lo specchio terso di un ruscello; è l’acqua di un pozzo incontaminato; è una sorgente in piena montagna; è uno spazio dove il tempo si annulla e rimane soltanto un alito di vento impercettibile, ma vivo, culla di emozioni confessate e libere di volteggiare senza dubbi né timore alcuno. “E nella dolcezza dell’amicizia ci siano risa, e la condivisione dei piaceri. È nella rugiada delle piccole cose che il cuore trova il suo mattino e si rinnova”. L’amicizia sgorga dalla semplicità di gesti concreti, da uno sguardo lanciato nel vuoto e impresso nella memoria di colui che osserva con la voglia di vedere al di là dell’apparenza, per il solo desiderio di conoscere e capire, senza pretese. L’amicizia con la “A” maiuscola non ha veli d’ipocrisia sotto cui nascondersi, pertanto se conduce alla lite in nome della verità, la si assecondi: dopo la tempesta, l’arcobaleno si concede al piacere dei nostri occhi e porta con sé un messaggio di pace e di attesa. L’amicizia è un grande dono da offrire a chi lo sa apprezzare e ne sa cogliere le sfumature più sottili, consapevole che, per conservarlo, sacrificio e dedizione non possono mai mancare, perché l’amicizia, quella vera, va coltivata giorno dopo giorno, in un presente senza confini, come una piccola goccia di eternità.


MariCri

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