domenica 3 aprile 2011

L’Alchimista di Paolo Coelho

Santiago è un giovane pastore Andaluso che, fin da bambino, coltiva un profondo desiderio di viaggiare. Il padre, un giorno, gli diede la sua benedizione: “…fra di noi, soltanto i pastori viaggiano. Compra il tuo gregge e va per il mondo”. Un sogno ricorrente lo accompagnava da qualche tempo e, in occasione di un viaggio che lo avrebbe condotto a Tarifa, si recò dalla zingara, conosciuta per la sua capacità di interpretare i messaggi onirici.“È un sogno che appartiene al Linguaggio del Mondo”, gli disse. “..devi andare fino alle Piramidi d’Egitto. Là troverai un tesoro che ti farà ricco”.  Come avrebbe fatto a raggiungere l’Africa? Stava per abbandonare l’idea, quando un vecchio gli si avvicinò: Melchisedek, il re di Salem, che gli parlò della Leggenda Personale: “È quello che hai sempre desiderato fare”, gli disse. “Tutti, all’inizio della gioventù, sanno qual è la propria Leggenda Personale …poi, a mano a mano che il tempo passa, una misteriosa forza comincia a tentare di dimostrare come sia impossibile realizzare la Leggenda Personale…”; “…chiunque tu sia o qualunque cosa tu faccia, quando desideri una cosa con volontà, è perché questo desiderio è nato nell’anima dell’Universo. Quella cosa rappresenta la Tua missione sulla Terra. Realizzare la propria Leggenda Personale è il solo dovere degli uomini. Tutto è una cosa sola. E quando desideri qualcosa, tutto l’Universo cospira affinché tu realizzi il tuo desiderio”. Parole importanti, che parlano dei segni che costellano il nostro quotidiano cammino, allineati alle più intime aspirazioni, spesso, però, dimenticate in qualche angolo del nostro più intimo sentire o, semplicemente, tralasciate per paura di quello che potrebbero raccontarci e che, forse, metterebbe in crisi le nostre certezze o presunte tali. In natura esiste un Linguaggio Universale che solo pochi riescono a cogliere. Il viaggio verso l’Egitto e l’incontro con l’Alchimista, rappresentano l’itinerario iniziatico di Santiago e lo aiuteranno a connettersi con l’Anima del Mondo. Una meta cui non poteva sottrarsi, perché proveniva da un profondo desiderio di conoscenza. “Ma non dimenticare che il tuo cuore si trova là, dove si trova il tuo tesoro. Ed è necessario che il tuo tesoro sia ritrovato, affinché tutto ciò che hai scoperto durante il cammino possa avere un significato”. Così gli parlò il misterioso Cavaliere nero del deserto.
Giunto a pochi passi dalle Piramidi, Santiago imparerà a parlare con l’Amore e con il Vento, con la Sabbia e con le Creature del deserto. Si sentirà in totale sintonia con tutto ciò che lo circonda. Le sue pecore avrebbero potuto dargli felicità; Fatima, la donna del deserto, di cui egli si innamorò, l’avrebbe amato, ma lui avrebbe soltanto messo a tacere quella voce che, prima o poi, si sarebbe ripresentata. Il vero miraggio è il raggiungimento di una concordanza totale con il mondo, grazie alla comprensione dei “segni” che il destino distribuisce intorno a noi, visibili soltanto nel momento in cui scegliamo di ascoltare quello che ci sussurra il nostro cuore. Una bellissima favola, per rivelarci una grande verità: ciò che vogliamo veramente vive in noi. Dobbiamo crederci fino in fondo e provare a realizzarlo. Un susseguirsi di eventi, incontri, conoscenze, così come ostacoli e difficoltà costituiranno le tappe per arrivare vicino al “tesoro”. Il nostro destino si rivelerà agli occhi dell’anima e ci prenderà per mano, dando nutrimento a quel vuoto che immancabilmente percepiamo, quando ignoriamo i messaggi della nostra Leggenda Personale: questa è la vera alchimia.

MariCri 

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