domenica 3 aprile 2011

IL FIUME DELLA VITA Romano Battaglia

Un viaggio per scoprire il senso della vita, lungo il sentiero impervio della montagna, nei luoghi della fanciullezza, fin lassù, dove nasce il fiume. “La vetta che voglio raggiungere è vicina, quasi ne percepisco il mistero. Si alza nell’azzurro come un gigante, quasi volesse ringraziare il Creatore”. 
Un percorso di purificazione che si protrarrà per tre giorni, in un altrove che oltrepassa i rumori della città, appesantita da un continuo rincorrersi di luci e frastuoni, di “…persone superficiali che non hanno nulla da dire..”.
Un’angoscia interiore cui l’autore vuole dare delle risposte, consapevole che, per trovarle, è necessario avere un cuore “puro”. “Quante visioni mi porta questa ascesa verso il fiume della vita. Quando raggiungerò la vetta una buona parte di me sarà purificata: solo così potrò ritornare sui miei passi”.
Un intimo pellegrinaggio dentro se stesso, durante il quale riaffiorano ricordi d’infanzia, immagini solleticate dall’odore della natura dintorno, che riporta l’autore ai giorni in cui giocava con il padre e viveva l’innocenza di quegli anni ormai trascorsi, impressi nella coscienza.
L’avvicinarsi al fiume nasce da un desiderio dirompente di rivivere la propria esistenza, un morire per rinascere
Un racconto intenso, intervallato da flashback personali, salti nella memoria di un uomo che nonostante abbia conosciuto fama e successo, avverte dentro di sé la presenza di una profonda conflittualità irrisolta e, contemporaneamente, un ritrovato desiderio di Verità. “Essere soli sotto un cielo di stelle nel chiarore di una notte di luna, lontani dal mondo e dalla vita di tutti i giorni, è essere di fronte alla nostra coscienza che chiede una prova di verità e di purezza”.
MariCri

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