mercoledì 9 ottobre 2013

Accontentarsi o "risvegliarsi"?


Spesso, chi si accontenta lo fa perché gli manca la possibilità di vivere una sorta di "risveglio" interiore che lo aiuti a comprendere quante emozioni gli potrebbe riservare la vita se solo ne percepisse i segnali ... molte persone vivono al "buio" di se stesse e capita a ognuno di noi di essere "lontani da noi stessi". La sfida anzi il compito più grande è quello di ascoltarsi per poter ascoltare e per vivere quel senso di autorealizzazione personale al di là del lavoro, della disoccupazione, della crisi, della tristezza o della gioia, insomma un senso di "attaccamento a se stessi" che sprigiona energia, proprio l'energia che "illumina" e aiuta a vedere il mondo con occhi rinnovati.

Tu non puoi essere altro che te stesso.
Allora rilassati. L’esistenza ha bisogno di te così come sei”. (Osho)

Maria Cristina