sabato 10 novembre 2012

Svenuta a 10.000 metri di altitudine in Parapendio nella tempesta: Ewa Wisnierska racconta così al pubblico italiano il suo "miracolo"...
L'intervista che ho realizzato a Ewa Wisnierska, campionessa di parapendio, di origini polacche, ma da anni
residente in Germania
e, precisamente, in un bellissimo paesino della Baviera, Aschau Im Chiemgau, che, nel 2007, in Australia, durante una gara di Campionato, è rimasta vittima di un terribile incidente a oltre 10.000 metri s.l.m., appesa alla sua vela ... miracolosamente viva...

martedì 9 ottobre 2012

Trofeo delle Regioni in Alta Badia, dal 14 al 16 settembre 2012

Mentalitasportiva.it ha seguito l'evento svoltosi sui bellissimi percorsi montani di Corvara, punto di partenza delle prime due gare.
Il primo giorno, nel pomeriggio, una parentesi di qualche ora alla fine della prima prova non competitiva mi consente di effettuare un lancio in parapendio con l'istruttore Alex, un alpinista, una personalità leggendaria,una di quelle che vedi nei documentari che parlano di grandi gesta immerse nelle natura.
Un volo meraviglioso da 2078 Piz La Ila e di nuovo i brividi lungo la schiena...

http://mariacristinacaccia.webnode.it/news/in-alto-adige-un%27agor%C3%A0-sportiva-in-cui-l%27uomo-%C3%A8-tutt%27uno-con-la-natura/

Maria Cristina
E così all'improvviso, dalla terra al cielo, sulle ali di un parapendio

Un'avventura iniziata per caso, anzi, grazie a un'intervista realizzata a metà agosto a un istruttore di Parapandio veronese, Carlo Tagliaro, del Team Scaligero Parapandio di Caprino Veronese.
Un racconto che mi entra subito nell'anima e muove la curiosità di provare a volare.
Organizziamo un tandem con decollo dal Colonei, sopra Caprino, sul Monte Baldo per poi sorvolare, salendo a 1600 mt s.l.m. l'area del lago di Garda. Da allora tutto è cambiato. E' seguito un secondo volo in Alta Badia, dal Piz La Ila, 2078 mt s.l.m.sopra il paesino di San Cassiano, vicino a Corvara e La Villa, in compagnia di un falchetto che seguiva la traiettoria del nostro volo ... oppure eravamo noi a seguire il suo...

Volare è come sognare: ti catapulta in una dimensione irreale. Lassù, immersi nel silenzio, le parole non servono. Le cose cambiano di significato e la quiete della natura rapisce la tua anima che cambia. Così ha rapito la mia e ora guardo ogni vetta come una grande opportunità di poter di nuovo spiccare il volo*

Maria Cristina
http://mariacristinacaccia.webnode.it/news/e-cos%C3%AC-all%27improvviso%2c-dalla-al-cielo%2c-sulle-%22ali%22-di-un-parapendio%2c-www-mentalitasportiva-it-%28il-mio-primo-volo-in-parapendio%29/


lunedì 30 luglio 2012

"Qualunque cosa tu possa fare, qualunque sogno tu possa sognare, comincia. L’audacia reca in sé genialità, magia e forza. Comincia ora".
(J.W.Goethe)

Questo è un bellissimo aforisma che la storia ci regala e che ci aiuta ad essere determinati nel raggiungere i nostri obiettivi. Un monito è chiaro: non dobbiamo mai avere paura di osare,perché l'audacia è premiata prima o poi e reca in sé "magia e forza" . Ognuno di noi ha un sogno nel cassetto da realizzare oppure un progetto. Ecco, quindi: incominciamo a pensare a come poterci riuscire, a quali strumenti ci possono servire per andare là dove ci "porta il cuore", l'istinto, là dove ci sentiremmo sicuramente a "casa" . Dicono che la fortuna aiuti gli audaci anche se le gli ostacoli sono sempre in agguato a farci rinunciare e a farci sentire che è tutto così difficile.Ma è proprio in quel momento che dobbiamo "comunicare" con noi stessi e "ascoltare" il "nostro" dialogo. La comunicazione intrapersonale, tra sé e sé, è forse una delle più difficili, ma una delle attività più importanti che dobbiamo imparare a fare, allenandoci ogni giorno. E allora, cosa vogliamo fare? Incominciamo da questa domanda e aspettiamo diascoltare le  risposte, poi, scegliamo quella giusta.


Maria Cristina 


martedì 27 marzo 2012


“Se i nostri gesti e l’espressione del volto sono in contrasto con le parole che pronunciamo, non soltanto il nostro discorso risulta poco convincente, ma anche privo di credibilità” (Quintiliano)