domenica 3 aprile 2011

Feng Shui, l’arte di abitare…in armonia, di Maria Cristina Caccia

Secondo la tradizione d’Oriente, l’universo e tutte le creature, sono attraversati da un’energia, il Chi, un “soffio vitale” apportatore di benessere. Gli antichi saggi cinesi basavano le loro teorie sull’osservazione della natura e degli uomini, giungendo a sostenere che tutto cambia e cresce continuamente per l’interazione di due forze, che contraddistinguono il Chi: Yin, elemento femminile, passivo, scuro e negativo e Yang, elemento maschile, chiaro, attivo e positivo. Tali forze scorrono liberamente, attraverso “linee invisibili di energia”, presenti intorno a noi, e, in ognuno di noi, nei cosiddetti “meridiani corporei”. Ostacoli fisici, in natura, così come emozioni negative, interrompono questo libero fluire e favoriscono la presenza di cattivo Sha.
Su questo fondamentale principio, si è sviluppata, oltre 3000 anni fa, la dottrina del Feng Shui, secondo cui, il Chi circola all’interno dell’ambiente domestico, influenzando il nostro benessere. Ne consegue che la disposizione dell’arredamento, la direzione verso cui è rivolto un letto, la disposizione dei colori e gli ornamenti, giocano un ruolo decisivo nella creazione di un ambiente più o meno benefico. Il semplice spostamento di alcune sedie oppure di armadi o, ancora, cambiare il colore di una stanza, diventano gesti quasi necessari per facilitare il fluire del Chi e rendere l’ambiente più propizio a salute e buona sorte. L’ubicazione stessa dell’edificio riveste una notevole importanza: la vicinanza a montagne o a colline, la presenza di corsi d’acqua, con andamento più o meno tortuoso, incanalano o, al contrario, allontanano il flusso delle forze vitali sottili. Questa teoria, sui cui principi si basa la bioedilizia moderna, potrebbe sembrare fantasiosa, ma, in realtà, non lo è poi così tanto: non vi è mai capitato di provare una sensazione di rilassamento in una stanza della casa oppure, al contrario, di percepire uno strano disagio? Legno o marmo, colori caldi o colori freddi, tendaggi variopinti o monocolore, quadri o pareti vuote, la camera rivolta verso nord o verso sud, diventano scelte fondamentali, con effetti sensibili sul nostro stato d’animo. Un corridoio centrale che, dalla porta d’ingresso, si prolunga fino alla parte posteriore della casa, senza interruzioni, fino all’uscita sul retro, è sconsigliato dal Feng Shui, poiché tale disposizione favorisce l’ingresso dello Sha negativo e dissipa il Chi benefico. Molto incoraggiati, sono, invece, gli specchi che dovrebbero essere presenti all’interno della casa, in quanto permettono al Chi di proseguire lungo il suo corso, anziché neutralizzarsi negli angoli. Stanze senza specchi sono, addirittura, considerate “zone morte” e possono rivelarsi dannose per la salute degli abitanti. Attenzione alla collocazione del cancello di fronte alla casa: se posizionato in linea con la porta d’ingresso, disperde velocemente la fortuna. Se il salotto e la cucina occupano tutta la lunghezza della proprietà, con finestre su ciascuna estremità, il Chi si potrebbe disperdere, senza avere né il tempo né il modo di diffondere la sua energia vitale. Per quanto riguarda l’orientazione, il nord risulta essere di cattivo auspicio per la maggior parte delle stanze, fatta eccezione per il bagno e per il garage. E la luce?

L’ideale è dato dall’equilibrio di luminosità solare e artificiale, in linea con gli opposti  Yin e Yang. Una particolare cautela va riservata agli angoli: il Feng Shui consiglia di occuparli con mobili o cassettiere, vetrinette o vasi di fiori, in modo da arrotondare il perimetro della parete e favorire lo scorrere dell’energia, che, altrimenti, si neutralizzerebbe. Qualche suggerimento? L’ingresso principale dovrebbe essere rivolto a sud; la scala verso sud-est; la sala da pranzo verso est o sud-est, sud o sud-ovest; il salotto a ovest; lo studio a est oppure a ovest; la camera da letto a sud. Tutto ciò non vi corrisponde? Avete orientato in modo diverso la cucina? Non preoccupatevi, non sarete colti dalla sfortuna per i prossimi sette anni! L’arte di vivere in armonia è un valore aggiunto al modo di concepire la nostra casa: un luogo in cui rigenerare le proprie energie con un semplice cambio di ... prospettiva!


MariCri

2 commenti:

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  2. Complimenti per il suo articolo. Non ero a conoscenza di questa teoria. Ecco come si potrebbe abitare in armonia, grazie a questo suo articolo adesso lo so. Anche io tratto degli argomenti simili al suo blog,fanno riferimento sempre ad un'arte del vivere, però nel mio caso attraverso la comunicazione. http://google-comunicationsicilia.blogspot.it/ Questo è l'indirizzo, così potrà vedere se qualche articolo sia di suo piacimento. Complimenti ancora per il suo interessantissimo articolo, scritto in maniere lineare e con un registro formale.

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