domenica 3 aprile 2011

IL PROFETA, "Parlaci dell'amore.", Kahlil Gibran

Disse allora Almitra: “Parlaci dell’Amore”.
“Quando l’amore vi chiama, seguitelo, sebbene le sue vie siano difficili ed erte. E quando vi avvolge con le sue ali, cedetegli, anche se la lama nascosta tra le piume potrà ferirvi. Quando vi parla, credetegli, sebbene la sua voce possa frantumare i vostri sogni così come il vento del nord arreca scompiglio al giardino”.
Innamorarsi è abbandonarsi a una dolce melodia che inebria i sensi. Tutto intorno appare diverso, pervaso da una nuova luce. I colori della natura si fanno più nitidi e il tempo pare arrestarsi. L’amore arriva senza preavviso; rapisce la sua vittima, la possiede e ne diventa lo spirito guida. Indimenticabili le notti e interminabili i giorni, vissuti attimo dopo attimo. Un sogno che non finisce mai. Prima o poi il risveglio ci riporta a una dimensione più terrena. Per amore si può, dunque, soffrire?Ahimè, la risposta è sì e la sofferenza è tanto più grande quanto più profondo è il sentimento da cui promana. Le pene d’amore sono le più sanguinanti. “Poiché nel mentre che l’amore vi incorona, così vi crocefigge. Mentre vi accresce, così vi taglia per potarvi. Mentre ascende alle vostre altezze e carezza i vostri più teneri rami palpitanti al sole, così penetra fino alle vostre radici scuotendole nel loro abbraccio alla terra. V’impasta perché siete cedevoli e, poi, vi consegna al suo sacro fuoco, così che possiate diventare pane sacro per la sacra mensa di Dio”. Amare è come immolarsi a una divinità: chini, di fronte all’icona, ci doniamo completamente, disposti a fare qualsiasi cosa in Suo nome, paladini di un sentimento che rasenta la follia. Potremmo impazzire al solo pensiero di esserne privati all’improvviso. Attraverso l’amore, incontriamo noi stessi e il dialogo con la nostra voce interiore ci sorprende, perché i pensieri e i desideri che scaturiscono da tale gioia sono gocce di infinito. “Tutto questo provocherà l’amore in voi, affinché possiate conoscere i segreti del vostro cuore, e per questa conoscenza divenire un frammento del cuore della Vita”. Amare è lasciarsi trastullare dalle onde, fintanto che non arriverà il vento e la tempesta sovrasterà il cielo azzurro. Un alternarsi di sole e nuvole, un incrociarsi di quiete e turbolenze. “Ma se, timorosi, nell’amore cercate soltanto la tranquillità e il suo piacere, allora meglio per voi che ricopriate le vostre nudità allontanandovi dall’aia dell’amore. Nel mondo senza stagioni dove riderete, ma non tutte le vostre risa, e piangerete, ma non tutte le vostre lagrime. L’amore nulla dà se non se stesso e nulla prende se non da se stesso. L’amore non possiede né vuole essere posseduto”. Emozionarsi per il semplice piacere di vivere, innamorati e felici per la voglia di dare senza fine alcuno, completamente in balìa di uno slancio d’animo che ricama il profilo del nostro presente. “E non pensate di poter dirigere il corso dell’amore giacché, se vi trova degni è l’amore che dirige il vostro corso. L’amore non desidera che appagare se stesso”. Godiamo dell’amore per tutto quello che rappresenta e abbandoniamoci, semplicemente, al suo volere. “E poi assopirsi con una preghiera per l’amato in cuore e sulle labbra un cantico di lode.”


MariCri

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